Martedì 16 giugno, la commissione giuridica ha votato il mio rapporto sulla revisione delle regole UE sul diritto d’autore. Sebbene io sia riuscita a negoziare emendamenti di compromesso con tutti i gruppi i politici sulla maggior parte della mia proposta, un’area in cui non siamo riusciti a raggiungere un compromesso è stata il diritto di pubblicare foto di edifici e oggetti artistici in pubblico come sculture collocate permanentemente in una pubblica piazza. In alcuni paesi, per pubblicarne foto è necessaria un’autorizzazione da parte dell’autore o detentore dei diritti dell’opera, mentre la maggior parte degli stati membri gode della libertà di panorama, che consente a ognuno di pubblicare senza tali restrizioni fotografie, documentari e altre opere che raffigurano luoghi pubblici.
La mia bozza di rapporto sottolineava che è anacronistico essere obbligati a ottenere una licenza per un’attività di tutti i giorni quale il condividere le proprie foto delle vacanze in un sito sociale. La libertà di panorama dovrebbe essere la regola nell’intera Unione europea. Sfortunatamente, i membri della commissione giuridica hanno ribaltato la proposta, adottando il più restrittivo di tutti gli emendamenti sulla libertà di panorama, proposto da Jean-Marie Cavada:
Proposta originale dalla mia bozza: | Emendamento 421, adottato in commissione giuridica coi voti dei gruppi Popolare e Socialista e di Jean-Marie Cavada (Liberali): |
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Calls on the EU legislator to ensure that the use of photographs, video footage or other images of works which are permanently located in public places is permitted; | Considers that the commercial use of photographs, video footage or other images of works which are permanently located in physical public places should always be subject to prior authorisation from the authors or any proxy acting for them; |
Se questo emendamento diventasse legge, che significherebbe in pratica?
Questa mappa mostra se un paese abbia libertà di panorama secondo la rispettiva legislazione nazionale. I paesi segnati in verde hanno già la libertà di panorama (verde chiaro: solo per gli edifici), quelli in giallo consentono la pubblicazione di foto di opere artistiche in pubblico solo per scopi non commerciali, quelli in rosso non hanno alcuna libertà di panorama.
La mia proposta iniziale era di introdurre la libertà di panorama in tutta l’UE, rendendo tutti i paesi verdi sulla mappa. La proposta di Jean-Marie Cavada approvata in commissione renderebbe tutti i paesi gialli o rossi. Secondo la sua proposta, ogni legge sulla libertà di panorama che non sia ristretta a usi non commerciali dovrebbe essere eliminata.
Perché dovrebbe importarmene?
Magari pensi che una restrizione sulla libertà di panorama per usi commerciali possa essere un problema solo per quelle società che vogliono fare profitti vendendo foto. Ma in pratica, la distinzione fra commerciale e non commerciale è molto più complicata.
Se carichi una foto delle vacanze in Facebook, non ne ricavi alcun profitto. Tuttavia, acconsenti alle condizioni del servizio di Facebook, secondo cui stai autorizzando Facebook a fare un uso commerciale della tua foto (paragrafo 9.1 delle condizioni di utilizzo di Facebook), e inoltre che hai acquisito ogni necessario diritto per farlo (paragrafo 5.1 della condizioni di utilizzo di Facebook). Questo significa che, se l’uso commerciale di fotografie di un edificio in pubblico richiede l’autorizzazione dell’architetto, è tua responsabilità stabilire se l’edificio sia sotto diritto d’autore (per esempio, se gli autori siano morti oltre 70 anni fa) e chi detenga effettivamente i diritti oggi. Fatto ciò, devi sottoscrivere un contratto di licenza col detentore dei diritti o rispettiva società di gestione dei diritti che ammetta esplicitamente l’uso commerciale da parte di Facebook prima che tu possa legalmente caricare le tue foto delle vacanze in Facebook. Lo stesso vale per altri siti sociali e qualsiasi sito per la pubblicazione di immagini, che tipicamente hanno condizioni di utilizzo volte a proteggerli da rischi legali. Restringere la libertà di panorama all’uso non commerciale porterebbe milioni di europei in conflitto con la legge sul diritto d’autore per le loro attività quotidiane e perfettamente innocue. Inoltre, ricordiamo che violare il diritto d’autore non è solo una questione di diritto civile ma anche di diritto penale (con diversi gradi di applicazione).
In generale, oltrepassare i limiti del non commerciale è molto più facile di quanto non si pensi comunemente. Per esempio, abbiamo visto interpretazioni contrastanti da diversi tribunali sulla questione se una televisione pubblica senza pubblicità sia autorizzata a utilizzare opere che sono ristrette a un uso non commerciale. Ciò su cui c’è un consenso in questa materia è che il confine dell’uso commerciale viene superato molto prima che una persona veda una profitto. Puoi aspettarti che il tuo sito personale sia considerato commerciale se hai della pubblicità o un pulsante di Flattr o altro servizio di micropagamenti, anche se ne ricavi molto meno denaro di quanto tu ne spenda per l’hosting del tuo sito. Oggigiorno, si stanno sperimentando nuovi metodi di condivisione del valore in internet e i confini fra consumatori e produttori cominciano a dissiparsi. Far dipendere i tuoi diritti di utilizzo ai sensi del diritto d’autore dal tuo stato di non commercialità scoraggerà certamente lo sviluppo e l’adozione di nuovi meccanismi di condivisione del valore come i micropagamenti.
Tutti dovrebbero poter usare uno spazio pubblico liberamente; senza prima negoziare una licenza Tweet this!
La riduzione della libertà di panorama peraltro complicherebbe enormemente il lavoro di giornalisti, fotografi professionisti e documentaristi, le cui attività sono palesemente commerciali ma che per decenni hanno potuto fare affidamento sullo spazio pubblico come una risorsa che può essere usata liberamente da chiunque senza dover negoziare una licenza. Se lo scopo della legislazione sul diritto d’autore è di stimolare la produzione di nuova arte e informazione, questo cambiamento sarebbe chiaramente controproducente. Se alcuni artisti usano lo spazio pubblico per produrre le loro opere, la principale fonte di reddito per gli architetti certamente non è la vendita di illustrazioni dell’edificio finito. È facile vedere che l’effetto complessivo della riduzione della libertà di panorama per gli autori sarebbe negativo.
Uso non commerciale e cultura libera
Infine, una restrizione all’uso non commerciale è problematica per l’uso in progetti che dipendono dall’uso di opere in licenza libera. Wikipedia non accetta alcuna foto con restrizioni che contraddicano la definizione di opera culturale libera, anche se la Wikimedia Foundation che ospita Wikipedia stessa è un ente non a scopo di lucro. Se la proposta del Parlamento europeo fosse tramutata in legge, tutte le immagini di edifici e opere artistiche in pubblico, i cui autori non siano morti da almeno 70 anni, dovrebbero essere cancellate da Wikipedia.
Cancellare immagini da Wikipedia, sebbene tragico per l’accesso pubblico alla conoscenza e alla cultura, sarebbe quantomeno abbastanza facile tecnicamente, anche se ci vorrebbe del lavoro manuale per setacciare tutte quelle immagini che dipendevano dalla libertà di panorama. Ma vogliamo parlare di tutte le pubblicazioni fisiche che sono state prodotte secondo la libertà di panorama che è stata parte del diritto d’autore di molti paesi europei per decenni? Tradizionalmente, ogni legge che abbia reso il diritto d’autore più restrittivo è stata applicata retroattivamente.
Per esempio, quando la scadenza dei diritti d’autore per opere protette è stata estesa dai 50 ai 70 anni dalla morte dell’autore in molti paesi europei, questo si applicò non solo alle opere create dopo la nuova legge ma anche a ogni opera creata in passato su cui i termini non fossero già scaduti. Ciò suscita la domanda se una riduzione della libertà di panorama si applicherebbe anche retroattivamente rendendo illegali tutte le opere create con tale libertà. In assenza di affermazioni contrarie, dobbiamo assumere di sì. Ciò significherebbe che moltissimi libri, cartoline o calendari di arte pubblica che sono perfettamente legali oggi dovrebbero essere ritirati dal mercato e non potrebbero più essere resi disponibili al pubblico fintantoché non si fosse ottenuta una licenza dall’architetto. È ovvio che ciò produrrebbe un incubo burocratico per editori e istituzioni culturali in pari grado, e questo danno supererebbe di gran lunga qualsiasi sedicente beneficio.
Che cosa si può fare?
Il prossimo 9 luglio, la plenaria del Parlamento europeo voterà il mio rapporto. Questa è l’ultima opportunità che gli europarlamentari hanno per discutere e modificare ciò che dice sulla libertà di panorama.
Chiama i tuoi rappresentanti, manda loro una cartolina, contattali nei social media e spiega loro perché è importante per te che lo spazio pubblico resti libero per tutti e che non sia appesantito da contratti di licenza.
Se vivi in un paese che ha libertà di panorama (uno dei paesi in verde nella mappa sopra), fai sapere agli europarlamentari del tuo paese che stanno per votare una proposta che ridurrebbe diritti su cui i loro elettori stanno facendo affidamento. Spiega loro che vuoi rispettare la legge sul diritto d’autore, ma modifiche come quella proposta per la libertà di panorama rendono impossibile per le persone normali che usano internet sapere quali siano i loro diritti. Richiamali a semplificare la legge sul diritto d’autore invece di inventare ogni volta una nuova restrizione. Il diritto d’autore dovrebbe bilanciare i diritti di tutte le componenti della società. Fai sapere ai tuo europarlamentari che la libertà di panorama è una parte importante di tale bilanciamento.
Per quanto possibile ai sensi di Legge, il creatore ha rinunciato al Copyright ed ai diritti correlati connessi a questo lavoro.
Ben ripreso da http://smargiassi-michele.blogautore.repubblica.it/2015/06/26/contro-il-divieto-di-panorama/
Credo nella libertà di panorama. Vorrei gli stati dell’Unione Europea tutti verdi.
Anything placed in a public place and disposable for free sight should be free from fees. If an author – or related people – wants to reserve any copyright, he has only to place his “masterpiece” in a private and hidden place. IMHO, that’s all.
Often community spends lots of public money to maintein monuments, historic buildings, artworks. Can we “copy” what we pay for???